Percorso Farnesiano nella Tuscia
Rocche, palazzi, castelli e monumenti per rivivere la storia della famiglia più importante
La nobile famiglia Farnese ha le origini del suo fiorire nella Tuscia viterbese. Durante gli albori del rinascimento la famiglia ha infatti conquistato sempre più potere e prestigio nella bella zona dei laghi vulcanici facendo sbocciare con se una forte vita letteraria ed artistica. L’influsso assunto dalla famiglia nelle zone del circondario è notevole eppure solo ultimamente le amministrazioni locali stanno promuovendo e rilanciando questo magnifico aspetto che può rappresentare un modo nuovo e alternativo per visitare questi luoghi e scoprire fino in fondo la storia della sua famiglia più rappresentativa.
Tra i vari membri della famiglia Farnese Papa Paolo III fu sicuramente l’uomo che innescò la vita artistica nella zona sotto forma di mecenatismo che vide promuovere diversi letterati, musicisti e pittori. Ma ciò che oggi resta di più è l’architettura e quella lunga serie di Palazzi e monumenti tipici dello spirito Farnesiano: imponenti e rigorosi.
L’associazione delle bellezze storiche, termali e naturali, ampiamente diffuse nella zona, unitamente ad un grande bagaglio archeologico, come i resti etruschi e gli innumerevoli centri storici medievali, costituiscono una grande occasione per un turismo di qualità altamente variopinto.
L’Itinerario Farnesiano coinvolge anche alcuni borghi importantissimi in prossimità del Lago di Vico e la bellissima città di Viterbo, ponte quest’ultima, tra i due laghi che delimitano grosso modo l’area della Tuscia.
Volendo cominciare da Sud, per chi ad esempio proviene da Roma, le tappe raccomandate sono le opere di Antonio da Sangallo il Giovane a Nepi, tra cui gli imponenti bastioni costruiti a difesa dell’abitato su commissione del Duca Pier Luigi. A Nepi è consigliata inoltre la visita delle necropoli etrusche-romane, le catacombe di Santa Savinilla e i resti dell’anfiteatro e delle Terme dei Gracchi.
A seguire si giunge a Ronciglione, cittadina un tempo appartenente al Ducato di Castro. Qui in tema farnesiano risiedono i Torrioni, resti di una quattrocentesca roccaforte, e la Fontana dei Liocorni. Nella cittadina è altresì interessante vivere la manifestazione del Carnevale e delle caratteristiche corse a vuoto di cavalli senza fantino (a febbraio e ad agosto).
Non distante da Ronciglione è Caprarola, sede del magnifico Palazzo Farnese, uno tra i gioielli della Tuscia più famosi a livello sia nazionale che internazionale. Il palazzo fu progettato dal Vignola per volere del nipote di Paolo III Alessandro e costruito sulle fondamenta di una rocca eretta da Antonio da Sangallo il Giovane.
Durante il periodo estivo, presso il bellissimo cortile del Palazzo si svolgono numerosi concerti di musica d’epoca rinascimentale. Infine sempre a Caprarola, merita una visita la chiesa di committenza farnesiana S. Maria della Consolazione, dalla notevole bellezza architettonica.
Il tour farnesiano prosegue attraverso Carbognano e Fabbrica di Roma. Nel primo borgo risalta agli occhi il Castello in cui Giulia Farnese, la bella, era solita trascorrere lunghe vacanze. Il castello conserva ancora le rifiniture medioevali a merli e caditoie nonostante le manomissioni e gli adattamenti subiti nel tempo.
Nel centro storico di Fabbrica di Roma risiede il Castello divenuto Palazzo farnesiano tra il 1539 e il 1649. In prossimità del borgo si possono visitare i resti del centro romano di Falerii Novi, circondata ancora dalla ben conservata cinta muraria e dalle numerose torri che la guarniscono e la chiesa romanica S. Maria di Falerii.
Superato i Monti Cimini ed il Lago di Vico si giunge a Viterbo, famosa Città dei Papi. La città è ricca di siti di notevoli importanza storiche, archeologiche, artistiche e naturalistiche. All’interno del percorso farnesiano sono da annoverare il Palazzo Farnese, famoso per aver ospitato la famiglia Farnese di Pierluigi (padre papa Paolo III e di Giulia la Bella) e la Strada Farnesiana (oggi Via Cavour) ricca di palazzi rinascimentali gentilizi.
A Viterbo non possono mancare una passeggiata presso il quartiere medievale di S. Pellegrino, perfettamente conservato tanto da essere spesso scenografia di film ambientati in epoca medievale; una visita al palazzo papale in finissimo stile medievale; una sosta presso una tra le innumerevoli pozze termali; l’escursione presso le varie necropoli etrusche tra cui la più famosa è sicuramente Castel D’asso.
Una gita alla città etrusco-romana di Ferento in cui si trova un antico anfiteatro ancora bene conservato spesso adibito ad ospitare suggestivi spettacoli all’aperto; infine, ma non ultima, la famosissima manifestazione in onore della Festa di Santa Rosa, patrona della città, in cui ogni 4 settembre si assiste al trasporto della Macchina di Santa Rosa, baldacchino più alto di ogni palazzo trasportato per le strette vie della città da ben 100 facchini.
È nella zona del Lago di Bolsena, tuttavia, che si infittiscono le diverse firme della nobile famiglia Farnese. A partire dal piccolo borgo di Marta in cui nel periodo estivo è proposto da alcuni ristoranti il menù farnesiano dalle pietanze tipiche della cucina rinascimentali. Proprio da Marta si ha la migliore vista complessiva della Rocca Farnese presso Capodimonte.
Qui nel periodo estivo è possibile salpare con un battello alla volta della magnifica Isola Bisentina tra le cui 7 chiese è quella progettata da Antonio da Sangallo e terminata dal Vignola. La chiesa commissionata dal Cardinale Alessandro Farnese, conserva ancora la tomba di Ranuccio Farnese. Presso la stessa isola, sempre nel periodo estivo, si celebrano spesso concerti di musica rinascimentale e di committenza farnesiana.
Altro centro nevralgico tra le tenute farnesiane è Valentano. Presso questo borgo situato sulla sommità di un colle è presente infatti un’altra monumentale Rocca Farnese. Attualmente la Rocca ospita un museo e un centro culturale presso cui sono spesso organizzati seminari, convegni ed incontri di studio sulla nobile famiglia Farnese.
Da Valentano si può proseguire per Latera e Gradoli. Nel Borgo tipicamente medievale che sorge nella conca omonima soggiornarono i discendenti di Bartolomeo Farnese. Nel 1648 fu edificato il primo acquedotto del borgo per opera di Pier Francesco Farnese che ad oggi ancora alimenta la Fontana Del Duca.
A pochi chilometri da Latera va inoltre segnalato il Lago di Mezzano, piccolissimo lago di origine vulcanica lontano dai centri abitati e dalla nature quasi incontaminata. Gradoli è sede di un altro Palazzo Farnese e di un attivo Centro Studi Farnesiano. Qui infatti è allestita una mostra sull’araldica farnesiana “Nel segno del giglio” ed il noto Museo del Costume Farnesiano.
Sempre passando per Valentano si possono raggiungere i centri di Ischia di Castro, Farnese, Canino e Cellere. Nei primi due borghi, un tempo appartenenti al ducato di Castro di cui sono possibili rinvenire molte tracce, si trovano quel che resta delle Rocche Farnesi. Canino e Cellere presentano invece alcuni monumenti farnesiani.
Il secondo ha visto trasformare la Rocca del borgo in residenza Farnese nel corso del XV-XVII secolo e poco distante dal centro abitato, immersa nel verde, si trova un altro gioiello farnesiano: la Chiesa di S. Egidio edificata nel 1520 su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane per volere della famiglia farnesiana.