Misteri e leggende...
Il miracolo del Corpus Domini Si narra che 1263 proprio a Bolsena accadde il miracolo eucaristico del Corpus Domini dalla quale prese origine l’omonima festività. Un sacerdote boemo di allora, dubbioso sulla presenza reale di Cristo nell’Eucarestia, partì alla volta di un pellegrinaggio per Roma.
Al ritorno, presso la comunità di Bolsena chiese di poter celebrare la S. Messa. Proprio durante la Preghiera Eucaristica vide le ostie sanguinare e a bagnare il corporale. Da allora non ebbe più alcun dubbio. A Bolsena sono ancora conservate 3 pietre bagnate dal sangue mentre il corporele è racchiuso in uno splendido reliquiario custodito in una cappella del Duomo di Orvieto.
Est! Est!! Est!!! A Montefiascone è associata la storia del “EST!EST!!EST!!!” secondo la legenda medievale del viaggio e della morte di Giovanni Defuk. Costui era un Vescovo al seguito di Enrico V di Germania. Il vescovo aveva un coppiere di fiducia che mandava avanti con l’incarico di precederlo per assaggiare e scegliere i vini migliori.
I vini degni di attenzione venivano segnalati con la scritta “est!” sulla porta dell’oste. Durante l’anno 1111 Enrico V di Germania intraprese un viaggio per Roma per essere consacrato Imperatore del Sacro Romano Impero dal papa Pasquale II. Lungo la via per Roma, all’altezza di Montefiascone il coppiere trovò un vino così eccezionale che dovette segnalarlo sulla porta EST!EST!!EST!!! a sottolinearne la peculiare bontà.
Il Vescovo condivise a pieno questo giudizio tanto che al ritorno dal viaggio si fermo a Montefiascone fino alla sua morte. Il corpo giace all’interno della chiesa di S. Flaviano e sulla lapide si legge ancora “Per il troppo EST! qui giace morto il mio signore Johannes Defuk”. Il vescovo lasciò alla città di Montefiascone un eredità di 24.000 scudi in segno di riconoscenza dell’ospitalità ricevuta. Al vescovo è ancora dedicato un corteo storicocon personaggi in costume d’epoca, che fanno rivivere questa leggenda.
Isola Bisentina Un isolotto così piccolo racchiude in se un alone di mistero notevole: al suo interno infatti si trovano ben sette chiese, ognuna di fronte ad uno dei comuni che si affacciano sul lago. Le chiese, alcune diroccate, storicamente erano luogo di pellegrinaggio per chiedere l’indulgenza plenaria probabilmente alla stregua delle sette chiese di Roma!
Al dì la del fatto che vi siano sette (numero biblico carico di significato) chiese in uno spazio così piccolo, l’isola ha destato anche una forte curiosità in seguito ad una puntata televisiva di Eclisse, nota trasmissione in tema di misteri irrisolti. La trasmissione sosteneva infatti che nell’isola fosse presente un passaggio segreto che conduce fino alla mitica città sotterrane di Agharti.
Isola Martana L’isola è storicamente famosa per la detenzione di due incredibili donne:Cristina, martire e patrona di Bolsena, fu relegata sull’isola da papa Urbano IV affinché rinnegasse la sua forte fede cristiana; Amalasunta, regina degli Ostrogoti, dal carattere deciso e diplomatico si inimicò i Goti e tramite un complotto di questi col cugino Teodato fu dapprima imprigionata nell’isola e quindi uccisa nel 535 d.C.
Si racconta che la carismatica regina avesse corrisposto l’amore del suo guardiano, Tomao, a cui era stata affidata la custodia dell’isola e della sua prigioniera. Teodato, consapevole dell’amore di Tomao, riuscì ad organizzare l’assassinio della regina in un momento in cui l’amato era lontano ed inconsapevole del pericolo che stava correndo la regina.
Così il tradimento ha rotto non solo una vita ma anche un forte amore. I pescatori locali nei giorni di tramontata sostengono ancora di sentire le urla della famosa regina morta e strappata al suo grande amore con l’inganno.