Ischia di Castro
Sulle rovine di un'antica città
In mezzo a un pianura tra uliveti e vigneti si trova il paese di Ischia di Castro. A circa 40 chilometri da Viterbo e a 15 dalla sponda sud-ovest del Lago di Bolsena vi è questo comune agricolo che come suggerisce il nome è legato all’antica città di Castro. Il paese conta oggi circa 2000 abitanti.
Un po ‘di storia
Le origini di Ischia di Castro risalgono agli etruschi dei quali vi sono ancora oggi preziose testimonianze, ma ancora prima l’uomo preistorico visse lungo il fiume Fiora, dove sono stati rinvenuti asce di silice, punte di frecce e tanti altri oggetti.
Il periodo medievale fu determinante per Ischia: il borgo si estese sul piccolo pianoro a ridosso dell’antica rocca, dove più tardi i Farnese costruirono il loro palazzo.
Nel 1537 Paolo III Farnese costituì il Ducato di Castro affidandolo al figlio Pier Luigi, la cui capitale fu appunto Castro. La città venne costruita secondo una precisa pianificazione urbanistica, progettata e realizzata da Antonio Sangallo il Giovane. Nulla venne trascurato, dalle strade ai meravigliosi palazzi, dalle botteghe agli alberghi, un acquedotto ed un sofisticato sistema fognario. Quando il Sangallo morì nel 1546, la città era quasi terminata, ma gli interessi dei Farnese erano cambiati.
Pier Luigi si trasferì a Piacenza dove venne ucciso due anni dopo, e suo padre Paolo III, era ormai vecchio per cui il ducato passò in mano all’altro figlio Ottavio, che non seppe gestire il patrimonio. Tra alterne vicende i Farnese, ormai in forte contrasto con la Chiesa, tennero Castro fino al 1649, quando Innocenzo X inviò un potente esercito ed ordinò la distruzione della città.
Da vedere
Le rovine di Castro sono situate nel territorio del comune di Ischia di Castro al confine con la Toscana, in un ambiente naturale ancora integro.
La città di epoca medievale, fu ristrutturata e abbellita nel periodo rinascimentale dall’architetto Antonio da Sangallo il giovane su incarico della famiglia Farnese, che tenne il ducato fino al 1649, anno in cui fu distrutta per ordine di Papa Innocenzo X. I resti della città sono coperti da una fitta boscaglia, ma alcuni sono ancora ben visibili nonostante l’abbandono e il continuo saccheggio. In particolare, si possono ancora osservare gli avanzi delle imponenti opere di fortificazione, la piazza rinascimentale con la caratteristica pavimentazione a spina di pesce e i pochi resti degli edifici circostanti; zecca, osteria, case private, cisterne e cantine. Le rovine insieme agli eremi rupestri medievali, la villa romana Servicciola e la grotta preistorica delle Settecannelle sono visitabili tramite visite guidate per le quali occorre rivolgersi al Museo Civico locale dove si trovano anche numerosi ritrovamenti provenienti da queste aree.
In paese tra gli edifici da segnalare per una visita c’è sicuramente il Duomo , un’imponente chiesa, tanto grande rispetto al piccolo borgo costruito nella seconda metà del ‘700.
Eventi principali
L’evento principale di Ischia è sicuramente AMA (Arte, Musica, Artigianato) che si svolge in estate (fine luglio) lungo le vie del centro storico medievale.