La fauna ittica
Per l’economia locale e per la salute dell’ecosistema i pesci hanno da sempre rappresentato un anello fondamentale di questo piccolo ma stupefacente lago. A titolo d’esempio vi sono circa 200 pescatori professionisti, facilmente individuabili nel lago con le loro piccole barchette di legno, che ancora contano dell’introito fornito dalla pesca rendendo particolarmente pittoresco questo luogo e mantenendo viva un importante tradizione locale.
Allo stesso tempo le specie ittiche assumono un notevole interesse faunistico ed ecologico dal momento in cui ciascuna specie assume un ruolo ormai ben definito per le molteplici interazioni che avvengono tra organismi e tra organismi e ambiente. Un lago sano, pulito e resistente alle perturbazioni deve poter contare su un elevata biodiversità.
Nel lago di Bolsena sono state segnalate 21 specie diverse di pesci, alcuni endemici, altri volontariamente e non introdotti negli anni passati. Le specie indigene (ovvero originarie del lago) sono la famosa Anguilla, il Barbo, la Rovella, il Vairone,il Cavedano, la Tinca, la Scardola, il Cobite, il Luccio e lo Spinarello.
La Rovella ed il Vairone (entrambi Ciprinidi) sono presenti nel Fosso di Arlena e di Montefiascone il primo e nel Fosso del Ponticello il secondo. Entrambi preferiscono infatti acque con correnti moderate, fondo sabbioso-ghiaioso e poca vegetazione acquatica.
Il Barbo ama acque con corrente più vivace e acque molto limpide. La sua presenza è un buon indicatore di una qualità ancora elevata delle acque. Il Barbo è molto comune nel tratto iniziale del fiume Marta. Queste tre specie, anche se poco frequentemente, si possono trovare anche nelle acque del lago.
L’Anguilla, famosa anche per alcuni piatti gastronomici locali, è una specie particolare perché per riprodursi deve tornare a mare. La presenza dello sbarramento nel fiume Marta per la regolazione del flusso idrico impedisce lo svolgersi del normale ciclo biologico dell’Anguilla la cui vita dipende ormai dai ripopolamenti che si fanno annualmente.
Il pesce più frequente per i nostri occhi è senza dubbio il Cavedano vista la sua abitudine a muoversi vicino la superficie dell’acqua.
Un pesce tanto amato dai pescatori sportivi è il Luccio, predatore solitario che si mimetizza tra i canneti e le pinte acquatiche. Tra i canneti e le piante acquatiche trovano rifugio altre importanti specie come la Carpa, la Tinca e la Scardola.
Simbolo del lago di Bolsena sono due pesci paradossalmente non indigeni ma introdotti all’inizio del XX secolo e ormai completamente naturalizzati. Si tratta del Coregone e delLattarino. Entrambi questi pesci sono oggetto di due famose sagre, quella delCoregone a Capodimonte e quella del Lattarino a Marta.
Purtroppo però la quasi totalità delle introduzione di specie esotiche negli ecosistemi comporta danni molto maggiori rispetto ai benefici che ci si aspetta. Alcune di queste specie infatti trovano le condizioni ambientali idonea per vivere, entrano in competizione con specie simili e hanno il vantaggio di non avere predatori.
Fortunatamente il Coregone e ed il Lattarino sono state delle introduzioni vantaggiose. Tuttavia nel lago sono state introdotte numerose altre specie come il Carassio, il Persico Trota, il Pesce Gatto, Persico Sole ed il Persico Reale, alcune della quali molto dannose.